"Al principe dei nembi il Poeta somiglia.
Abita la tempesta e dell'arciere ride,
esule sulla terra, in mezzo a ostili grida,
con ali da gigante nel cammino si impiglia."

mercoledì 5 maggio 2010

Vapore


Gocce che scivolano su uno specchio d'acqua,
vi si sciolgono col leggero tocco di una piuma
vi si infrangono con la prepotenza pungente di uno spillo.

Cadono

e la gelida lastra si anima,

sputa ordinate riposte,

cerchi concentrici destinati a dissolversi,

riportati alla crudele armonia della calma piatta.

Cadono
su un azzurro vetro
che si accende di fugaci attimi

e si offre silenzioso al cielo.

E si consuma,

si regala al vento...

e riempie l'aria di figure evanescenti,

di vaghe immagini,

pronte a fuggire alla prima brezza...