
I rami di quell'albero oscillano,
abbandonandosi remissivi alla furia del vento
che sbatacchia la mia finestra chiusa,
che si insinua tra le imposte,
colpendo il mio corpo come una lama fredda.
E' quel vento malinconico di una domenica d'inverno
che sibila e ulula come in un lamento,
come in cerca di attenzioni.
Il cielo è opaco, spento,
coperto da bianchi veli strappati
che mostrano brandelli d'azzurro.
La vita si consuma lenta e inesorabile
e sembra consumare anche me.
Un azzurro polveroso avvolge la mia esistenza
e i miei pensieri fuggono,
spinti dal vento,
monotoni e piatti anch'essi
come una domenica d'inverno...
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