"Al principe dei nembi il Poeta somiglia.
Abita la tempesta e dell'arciere ride,
esule sulla terra, in mezzo a ostili grida,
con ali da gigante nel cammino si impiglia."

mercoledì 28 aprile 2010

Nell'aria fredda della sera

Ballo e questa musica allaga la mia mente,
ballo e il ritmo forsennato si impossessa con arroganza di ogni mio muscolo,
ballo con questa massa di capelli dorati che danzano davanti ai miei occhi come sottili fili di luce....

Ballo con questa gente, così diversa, ma in fondo troppo uguale,
ballo in mezzo a decine di cuori dal battito accelerato,
ballo circondata da occhi persi tra bagliori psichedelici...

Balliamo, come se nient'altro esistesse,
come se fossimo nati per muovere i nostri corpi caldi d'alcool su una pista affollata.
E l'aria della sera sembra così fredda, la luna un po' troppo luminosa,
gli alberi che ondeggiano al vento troppo calmi.
E il silenzio mi riporta in me,
quella musica lontana suona come la promessa di rinnovate e fugaci gioie.

E io cerco di riprendere contatto con il mio corpo...
cerco il mio cuore e le sento ferito,
cerco il cervello e lo trovo offuscato...


Tra le mie labbra c'è una sigaretta,
il suo fumo mi avvolge, rendendo il mondo ovattato,
come a volermi proteggere,
nascondendo ai miei occhi questo mondo, troppo cattivo, che mi ferirebbe....

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