
Ho camminato per le strade della mia città,
nel luminoso tepore di una mattina di mezzo inverno,
calda nella mia sciarpa,
sicura nelle mie certezze.
Ho visto gente banale e vuota affrettarsi sui marciapiedi,
un'allegra gioventù inseguire sogni nella direzione sbagliata...
e in mezzo alla folla c'erano loro...
questi singolari individui,
nulla in tasca e il mondo negli occhi,
che affrontano la vita con le armi della follia.
Ma il confine tra follia e genialità è sempre molto labile...
E magari quel vecchietto
che vende santini per due soldi,
raccontando le sue storie sconce
ha capito qualcosa della vita.
E quell'uomo
che inonda la strada con la sua voce,
che vive della sua arte,
nella sua più disinteressata purezza,
forse almeno lui è felice...
E mentre loro vivono ogni singolo istante
fusi nella magia della città,
noi siamo sospesi tra passato e futuro,
logorati dall'attesa e straziati dal ricordo,
incapaci di abitare il presente.
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